La casa è situata sul Piano di Magadino, accanto alla stazione ferroviaria di Sant’Antonino. Si tratta di un tipico terreno bonificato, con corsi d’acqua incanalati e strade e ferrovia sopraelevate a causa dei possibili allagamenti. Il carattere alluvionale del sito ha determinato la concezione dell’edificio: un cantinato seminterrato, che parte dal livello medio della falda, emerge per metà dal terreno, elevando il piano d’abitazione sopra il livello della strada. L’edificazione circostante è costituita da un agglomerato eterogeneo di casette e blocchi d’appartamenti a nord-est e sud-est; il lato sud-ovest è precluso invece dalla mole di un fabbricato industriale. L’unico scorcio panoramico interessante è dato dalla campagna aperta al di là della ferrovia, in direzione del golfo lacustre, verso cui si orienta la casa. Questo permette di cogliere l’ampiezza della vallata e privilegiare l’insolazione pomeridiana, continua su tutto l’arco dell’anno. La conformazione planimetrica dell’edificio a settore circolare, ruotato sull’asse della vallata, permette di svincolarsi dall’ortogonalità della lottizzazione. Il muro curvo si oppone ai venti che da nord-ovest soffiano sulla pianura e contiene l’abitazione, schermandola dall’edificazione circostante e conferendole la necessaria intimità.